Il rifugio Roccoli Lorla
Il Rifugio può essere facilmente raggiunto in automobile. A Dervio, sul lago di Como, a metà strada tra Colico e Bellano, svoltiamo al semaforo in direzione opposta al lago e oltrepassiamo il passaggio a livello in mezzo all'abitato.
Dopo una svolta a sinistra al successivo stop che incontriamo, imbocchiamo subito sulla destra la strada della Val Varrone e, salendo, oltrepassiamo, in sequenza, le località di Vestreno, Introzzo e Tremenico.
Qui troviamo le chiare indicazioni per il rifugio, che ci fanno svoltare a sinistra; la strada si restringe alquanto, però è sempre asfaltata e, con vari tornanti, giunge fino al laghetto situato all'insellatura tra il Legnoncino a sinistra e il Legnone a destra, area molto frequentata dagli amanti del campeggio (da Dervio 18 km). Il rifugio è a due passi, poco dentro il bosco, in leggera salita.
E' anche possibile giungervi facendo una breve camminata di un'ora. A Vestreno, ad un bivio, prendiamo a sinistra per Sueglio (cartello indicatore: rifugio Bellano) e proseguiamo in auto per la strada che, in leggera salita e con vari tornanti, arriva fino ad Artesso. Qui troviamo un laghetto ed un'area attrezzata a picnic (tavoloni e panche). Lasciata l'auto ci incamminiamo verso destra e, in soli 15 minuti, saliamo con due brevi strappi al rifugio Bellano. Oltre il rifugio il sentiero prosegue contornando le pendici del Monte Legnoncino. Dopo pochi minuti arriviamo ad una trincea risalente alla prima guerra mondiale e, più avanti, troviamo delle postazioni per mitragliatrici ed un camminamento sotterraneo lungo una ventina di metri. Dotandosi di una torcia è tuttora possibile entrare da un lato ed uscire dall’altro. Il nostro sentiero invece alterna tratti in piano ad altri in leggera salita e termina nei pressi del laghetto antistante il rifugio Roccoli Lorla. Giunti alla meta è indispensabile sedersi a tavola e assaggiare qualcuna delle prelibatezze dello specialissimo menù, come i ravioli di selvaggina in pasta di castagne, tel: 0341/875014
Il Rifugio fu costruito nel 1820 da Domenico Lorla come casa di caccia all'orso e per uccellare.
Proprietà: CAI, sez. di Dervio